Crescita aziendale? Con le telecomunicazioni si può.
Come? Abbattendo prima due grandi paletti tecnologici: il digital divide e il budget.
Il digital divide è strettamente legato al contesto ambientale; in tanti parlano di fibra ottica come panacea per tutti i mali ma, mentre i centri cittadini sono i primi ad essere riforniti di fibra, le zone industriali sono ancora territori off limits.
Nelle aree A e B, non a fallimento di mercato, quella della banda ultralarga sta diventando una specie di corsa contro il tempo: da una parte la rete Telecom/Fastweb, dall’altra quella Enel/Metroweb. Arrivare primi a coprire una città o comunque arrivarci non troppo dopo il concorrente, rappresenta un must competitivo essenziale.
Enel parte dal piedistallo del milione e duecentomila case passate in fibra da Metroweb a Milano; Tim punta sull’accelerazione dei propri investimenti in FTTH e sulla possibilità di upgrade che lo sviluppo tecnologico sembra consentire al fiber to the cabinet (FTTC).
Per l’Italia si sta disegnando uno scenario simile a quello di altri Paesi europei dove esistono almeno due reti a banda larga fissa in competizione: quella dell’operatore telefonico incumbent (ovvero l’operatore di maggioranza, in Italia TIM) e quella degli operatori via cavo. Ed entrambi riescono a chiudere i bilanci in attivo.
Ma di cosa parliamo quando trattiamo di FTTH e FTTC?
Le connettività FTTx sono linee dati basate su tecnologia in fibra ottica che forniscono elevati standard in termini di velocità sia in download che in upload e offrono caratteristiche di stabilità proprie di una struttura di rete nuova e tecnologicamente avanzata.
Le linee dati FTTx, in base alla copertura territoriale esistente, possono essere basate sulla tecnologia FTTCab “Fiber to the Cabinet” in cui la fibra raggiunge l’armadio di distribuzione dal quale parte il doppino telefonico che raggiunge il cliente oppure sulla modalità FTTH “Fiber to the Home”, in cui una rete in fibra ottica raggiunge direttamente l’utenza finale. Nel caso di Fiber to the Cabinet la velocità massima conseguibile è di 30Mbs in download e 3 Mbs in upload. Con Fiber to the Home, è possibile raggiungere velocità sino a 100Mbs sia in download che in upload.
Mentre la FTTH è ancora strettamente ad appannaggio dei centri cittadini, la FTTC è in diffusione anche nelle zone periferiche, sono ancora tagliate fuori molte zone industriali ad alta concentrazione di soggetti che, invece, hanno un gran bisogno di connettività.
Perché, quindi, un’azienda di medio/grandi dimensioni dovrebbe ambire ad incrementare la propria disponibilità di connettività oppure ottimizzare la propria infrastruttura TLC?
Non hanno ancora il passo di quelle globali, ma anche le imprese italiane stanno aumentando gli investimenti nel digitale, puntando soprattutto sul potenziamento delle tecnologie più innovative per recuperare il tempo perduto e incrementare produttività e competitività sul mercato.
Secondo il report ‘Il digitale in Italia nel 2016’ realizzato da Assinform e Confindustria Digitale, lo scorso anno le aziende hanno incrementato di più dell’1 per cento gli investimenti in tecnologie digitali, spendendo quasi 65 milioni di euro. Seppure contenuto e ancora inferiore al +2,4 per cento della media mondiale l’aumento delle risorse stanziate per il digitale, è un indicatore positivo, soprattutto perché destinato a crescere in tempi brevi. Quest’anno infatti la spesa sarà incrementata dell’1,5 per cento, per arrivare al 2 per cento del 2018.
La concretezza del ROI nelle nuove tecnologie e infrastruttura TLC spesso non avviene in tempi brevi, ma sul fatto che siano scelte strategiche è ormai innegabile.
Un’azienda che non si doti di un adeguato sistema gestionale, piuttosto che non dimensioni correttamente la propria infrastruttura TLC, rispetto alle reali necessità, è destinata a rimanere indietro.
Non è disponibile la FTTC, devo far collegare 10 commerciali da remoto, collegare due magazzini distribuiti in 2 regioni e ho una misera ADSL 10 Mb?
Il primo passo da fare è affidarsi a dei consulenti IT e TLC. Non a semplici agenzie, che vendono connettività e basta, ma ad un operatore che abbia le carte in regola per esserlo (iscritto al ROC e dimensionato per offrire non solo connettività, ma assistenza e costante monitoring). Occorre effettuare una fotografia precisa di quale sia la situazione dell’azienda di quali siano i suoi obiettivi a breve e lungo termine e dopodiché costruire insieme un progetto sostenibile e incrementabile nel tempo. Il consulente vi deve accompagnare nel percorso di crescita e assistere adeguatamente in caso di necessità. Nessun call center, ma un rapporto da azienda ad azienda.
In assenza di fibra ottica, non disperate, esistono diverse alternative dalle HDSL e SHDSL, se parliamo di connettività cablata alla connettività Wi-Fi, con antenne al tetto.
HDSL (High-Bit Digital Subscriber Line) e SHDSL (Single-pair High-speed Digital Subscriber Line) sono tecnologie della famiglia xDSL (Digital Subscriber Line), che consentono connessioni a banda larga caratterizzate da prestazioni elevate e stabili.
Rispetto all’ADSL, HDSL e SHDSL permettono di avere la stessa velocità per le comunicazioni in ingresso e in uscita, cioè la stessa ampiezza di banda sia in fase di scaricamento dati che di trasmissione.
La caratteristica della simmetria rende queste tecnologie particolarmente indicate per le connessioni in rete di sedi con server che erogano servizi applicativi e per VPN, quindi adatte ad aziende multisede ad esempio.
Per quanto riguarda la connettività Wi-Fi, abbreviazione di Wireless Fidelity, è un termine che indica dispositivi che possono collegarsi a reti locali senza fili (WLAN) basate sulle specifiche IEEE 802.11. Le reti Wi-Fi sono infrastrutture relativamente economiche e di veloce attivazione e permettono di realizzare sistemi flessibili per la trasmissione di dati usando frequenze radio, estendendo o collegando reti esistenti oppure creandone di nuove.
Ci si affida a questo tipo di tecnologia, quando non si ha la possibilità di affidarsi a connettività cablate, quando ci trova in punti particolarmente distanti dai cabinet di zona oppure come connettività alternativa o “aggregata” alla connettività cablata.
Crescere, quindi, è doveroso, ma è necessario farlo con gli strumenti giusti, puntando sempre all’eccellenza e mantenendo uno sguardo attento alle nuove tecnologie, opportunità importante per il proprio business.