Adeguamento GDPR dopo un anno per automotive dealer: a un anno dall’entrata in vigore del nuovo Regolamento Generale per la Protezione dei Dati (il così detto GDPR), il 23% delle imprese italiane si è adeguata al GDPR, la nuova normativa Ue sulla privacy in vigore da fine maggio 2018, il 59% ha progetti in corso, l’88% ha un budget dedicato. E cresce il mercato della sicurezza informatica raggiungendo il valore di 1,9 miliardi di euro (+9% su anno).
Il 23% delle imprese italiane si è adeguata al GDPR, la nuova normativa Ue sulla privacy in vigore da fine maggio 2018, il 59% ha progetti in corso, l’88% ha un budget dedicato. E cresce il mercato della sicurezza informatica raggiungendo il valore di 1,9 miliardi di euro (+9% su anno).
A scattare la fotografia e una ricerca dell’Information Security & Privacy della School of Management del Politecnico di Milano.
Secondo l’analisi, le principali finalità dei cyber attacchi subiti dalle imprese sono truffe come il phishing (83%) e le estorsioni (78%), poi intrusione a scopo di spionaggio (46%) e interruzione di servizio (36%).
In questo 23% è compreso anche il settore dei dealer auto e dall’esperienza sul campo di questo ultimo anno possiamo dire che c’è ancora molto da fare.
Invitiamo tutti gli imprenditori che ancora non l’abbiano fatto ad allocare un budget per questa attività importantissima!
Alla luce del periodo di “moratoria”, ovvero di “prima applicazione” previsto per gli otto mesi successivi a decorrere dall’entrata in vigore (19 settembre 2018) della legge di adeguamento al GDPR in ambito nazionale, si può ragionevolmente ritenere che a decorrere del 19 maggio 2019 si assisterà ad una “stretta” sul piano dell’esecuzione di verifiche da parte delle autorità competenti sul rispetto della normativa da parte delle società italiane, per cui si attende la relativa giurisprudenza.
Ricordiamo che l’adeguamento al GDPR non tocca solo la parte informatica, ma consente di entrare nel merito di tutti i processi ed aree aziendali, dall’invio dell’informativa sul trattamento ai Clienti, all’Officina.
Oltre all’adeguamento informatico e di processo è sempre bene anche non dimenticare la formazione a tutto il personale, la norma impone infatti un rinnovamento nel contesto culturale aziendale.
La principale vulnerabilità è costituita proprio dal comportamento umano: per l’82% delle imprese la prima criticità è la distrazione e scarsa consapevolezza dei dipendenti, seguita da sistemi IT obsoleti o eterogenei (41%) e da aggiornamenti e patch non effettuati regolarmente (39%).
Quello che cerchiamo di trasmettere ai nostri Clienti è che l’adeguamento al GDPR rappresenta un’opportunità di miglioramento ed un modo per gestire il proprio business in sicurezza.